giovedì 17 ottobre 2013

Una giovane Sara in versi - L'odio

Quando ero più giovane ero molto più romantica, più poetica, più spensierata forse.
Scrivevo molto, e non mi facevo leggere per niente.

Oggi sono invecchiata, sono romantica in un modo realistico. Ho obiettivi anche nel romanticismo e scrivo soprattutto in prosa, quasi sempre per farmi leggere e in diversi contesti.

Oggi ho nostalgia della giovane Sara, promettente studentessa universitaria, che cercava in qualche modo la sua collocazione nel mondo. E per questo ho riesumato un vecchio quaderno, pieno di frasi, versi e qualche piccolo stralcio di diario. Nulla di costante, in questo almeno sono sempre rimasta fedele a me stessa.


Oggi vi propongo la prima della trilogia dal titolo "L'odio, la follia e l'amore". Mi faccio tenerezza da sola, cioè... guardate! Facevo anche di questi esperimenti. A domani e dopodomani con la follia e l'amore.



L'odio potrebbe scatenarsi 
in un secondo,
se solo lo volessi veramente.
Il disprezzo 
per un atto tanto vile sgorgherebbe presto,
a pensarci bene.
Qualsiasi insulto sarebbe legittimo;
ogni cattiveria
giustificata.
Ma di quello che si potrebbe fare
non mi importa.
Di tutti gli atti più ripugnanti
non mi importa.
Ogni viltà 
si annulla
e sparisce subito,
al pensiero di un raggio di sole.

(aprile 2004)


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