mercoledì 14 dicembre 2011

Regalasi razzismo di seconda mano. Quasi nuovo.

Devo scrivere in fretta e furia. devo scrivere questo post che mi viene da dentro: dallo stomaco, dal cuore, dal cervello.
I fatti razzisti e xenofobi di questi ultimi giorni a Torino e Firenze non dovrebbero lasciare nessuno indifferente. figuratevi me.

A Torino una ragazzina di 16 anni fa sesso con il suo ragazzo. Vuole nascondere il tutto alla famiglia, cattolica e ossessionata dalla verginità tanto da farle fare periodiche visite ginecologiche per controllare. (e io mi chiedo: che famiglia è? come sta educando questa ragazza? e chi è questo ginecologo?). per celare con efficacia il fattaccio ha un colpo di genio, inventa una bugia che avrà pensato geniale: racconta di aver subito una violenza. Secondo voi chi sarebbe stato a violentarla? (rullo di tamburi) vi do solo un indizio: vi ricordate che disse Erica- la mostra di Novi Ligure- all'indomani dell'uccisione del fratellino e dell mamma? Lei disse che erano stati degli albanesi. andavano molto di moda a quei tempi. Stavolta la colpa è di due rom, che obiettivamente ora vanno più di moda di albanesi, terroristi islamici e romeni. La ragazzina smentirà, ma solo dopo che simpatici suoi concittadini avevano messo a ferro e fuoco il campo nomadi più vicino. Andiamo a Firenze, ieri. Un 50enne di Casapound esce, va al mercato a farsi un giro, armato. passeggia, si guarda intorno, vuole forse fare dei regalini di natale per i camerata. ma non vi distraete, ricordatevi che è sempre armato. ricordatevi che è di Casapound e odia gli stranieri. ora pensate a un mercatino italiano dei nostri tempi. chi ci lavora? stranieri! AH! EUREKA! deve aver urlato anche lui. inizia a sparare e uccide due senegalesi. poi si uccide, chissà perché.

vi dico subito: non sono pessimista, non voglio sparare a zero contro 60 e rotti milioni di razzisti. non siamo un Paese razzista, per fortuna; se lo fossimo realmente si sentirebbero anche più spesso storie simili. ma attenzione, pur non essendo un paese popolato di razzisti, molti italiani lo sono. molti sono razzisti consapevoli e felici, i più -invece- non si dichiarano tali ma lo sono in tutto e per tutto. altri ancora si nascondono dietro la bandiera della pace e della fratellanza, ma poi conservano remore razziste o antisemite o anti-rom a seconda dell'occasione.

ad aver peggiorato questa situazione ci ha pensato il razzismo di governo degli ultimi anni. la lega nord alla maggioranza ha fatto il grosso, le inesistenti regolamentazioni sull'immigrazione gli hanno dato man forte.

in breve. la vita per gli immigrati è difficilissima. ottenere un permesso di soggiorno è complicatissimo e inesorabilmente legato ad un lavoro con contratto. L'immigrato che cerca di regolarizzarsi è così continuamente ricattato dal datore di lavoro, dallo stato, dalla minaccia di cadere nell'irregolarità. L'irregolare invece, il "clandestino", cerca disperatamente quel contratto ma con limiti e paure continue e ancora ricatti da chi lo assume in nero (spessissimo connazionali che hanno fatto strada...) e, ultimo ma non ultimo, lo spettro dell'espulsione.
la situazione di difficoltà dell'immigrato è quindi originata dalla legislazione lacunosa e disattenta, e dai piani alti ai quali in parte fa comodo mantenerla così.
l'immigrato in questo contesto diventa agli occhi di tutti lo sbandato, il clandestino, il senza lavoro, che accetta lavori a bassissimi salari rubandoli agli italiani. Partiti politici e media lo ripetono al'infinito, le persone ci credono e fanno proprie queste dicerie. le assimilano, iniziano realamente a crederci e i razzisti di professione (si legga: i vari gruppi alla "Casapound", la Lega Nord etc.) le rafforzano.

ed ecco i fatti di Firenze e Torino: semplici pensieri qualunquisti, alimentati dal periodo di crisi, guerre tra poveri che riemergono che - però- aleggiano nell'aria da anni.a mio modesto parere, infatti, gli eventi tragici degli ultimi giorni sono solo l'esplosione di quei fermenti e luoghi comuni che ho cercato di spiegare in questo scritto (magari non benissimo, sono veramente troppo infuriata per dare un senso logico a tutto).
Fermenti e luoghi comuni, non invisibili a uno sguardo attento, che trovano spazio nelle chiacchierate occasionali suo mezzi pubblici, negli sguardi rivolti al ragazzo immigrato, nelle battute di cattivo gusto sulle donne straniere...

6 commenti:

  1. da un immigrato, non saprei cosa commentare!
    Ma dico solo: Molto Brava!
    - Pi

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  2. ma come sei arrivato qui? sono curiosa

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  3. Cambierà un giorno?
    Mah...
    Speriamo...
    Anche se penso sempre che dovremmo essere NOI a cambiare le cose...
    Comunque, l'articolo è molto bello... :)
    -Zeno.

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  4. Ti ringrazio Zeno. Sì, dobbiamo cambiare le cose noi, sono d'accordo. dobbiamo partire dalle piccole cose, come ad esempio rispondere al vecchietto che fa discorsi qualunquisti sull'autobus, scrivere articoli come questo (che magari leggeranno in 4, ma tanto basta...), avvicinare realmente gli immigrati e farli sentire parte integrante ecc. se lo facciamo tutti, qualcosa cambierà!!

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  5. sogno un giorno in cui il colore della pelle non sarà un motivo di pregiudizio... poi certo, tutti siamo diversi alla fine... ma basta non generalizzare o etichettare...
    sembro troppo tipo "i have a dream"? XD
    -Zeno.

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