mercoledì 1 febbraio 2012

Bangladesh


Se non si è capito, io ho una grande passione per il Bangladesh. Non vi sto qui a raccontare come è nata, posso dargli dei nomi, ma per ora mi limiterò ad illustrarvi man mano come sta crescendo. Un piccolo tassellino per la costruzione di questa passione ce l’ha messo anche Stefania Ragusa con il suo “Bangladesh. Inferno di delizie”. Un libricino rosa ed esteticamente delizioso di 185 pagine, scritto da questa giovane giornalista che è stata nel Paese asiatico varie volte. Non sono mai stata in Bangladesh anche se a volte ho dei flash e dei deja vu in merito; e molto probabilmente un bangladese doc avrebbe degli appunti da fare a questo lavoro. Ma leggendolo mi è venuta voglia di partire (oltre ad aver avuto dei flash ancora più spaventosi).
Il libro non ha la pretesa di raccontarci un Paese in tutto e per tutto, ma di presentarcene dei pezzetti, quelli che la Ragusa ha avuto la fortuna di vedere. Povertà, bambini abbandonati, slum, ma anche elementi sul carattere dei bangladesi, usi e costumi, storia. Leggendo ho avuto i miei soliti e più pesanti dejà vu. Poi mi sono auto lodata e auto compiaciuta per quello che leggendo già conoscevo o riconoscevo, stupendomi di come a migliaia di Km sia stato possibile assimilare tanto. Moltissimo altro invece l’ho appreso con la lettura, che ha destato ancora di più la mia curiosità facendomi venir voglia di tirar fuori il sari…

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